
Ognuno di noi, in ogni momento della giornata è immancabilmente intento a fare qualcosa.
Pranziamo e consultiamo il cellulare, guardiamo il giornale, la tv, conversiamo e progettiamo la serata invitando amici.
La mente è perennemente occupata a pensare pensieri su mille argomenti. Siamo a pranzo e chiediamo cosa ci sarà per cena. Siamo al lavoro e pensiamo alla palestra. Siamo in vacanza al mare e pensiamo ad organizzare la gita nell’entroterra: "Metti che piova domani".
Neppure gli studenti sono esenti da questa frenesia rumorosa. Durante la spiegazione di matematica metà del cervello è alla verifica di inglese. Se l’insegnante spiega storia il cervello si intrattiene sulla possibile notifica che potrebbe essere arrivata sul cellulare che è nello zaino ed annoiandosi, si dice: "E se mi chiama mamma dicendomi che ha forato e ha bisogno di soccorso?".
Nella mente si affollano incessantemente pensieri e domande. Questo rumore mentale impedisce di ascoltare, di essere nel presente e nel qui ed ora.
La vita scolastica si manifesta nel presente ma spesso lo studente lascia che il qui e ora gli scivoli via, sprecando preziosi secondi. Come mai?
Per preoccuparsi del futuro e per rimuginare nel passato.
Quando siamo a scuola fantastichiamo di essere a casa o con gli amici, quando siamo con gli amici, ci preoccupiamo della verifica del giorno dopo.
Purtroppo però, il rumore mentale imprigiona il Genio interiore. Per riuscire a liberarlo abbiamo bisogno di silenzio e di vivere nel "Qui e ora".
Il concetto del "qui ed ora" deriva dalla locuzione latina "Hic et nunc"; un motto che riprende il principio del "carpe diem" di Orazio. Infatti vivere nel qui ed ora significa vivere nel momento presente, non intrappolati nel passato e nel futuro.
Vivere nel momento consiste nel rimanere in uno stato di presenza attiva e non giudicante.
Il laboratorio La bottega, ideato da Fabio Preti, mette nella condizione di riappropriarsi del genio interiore. Così, siamo protagonista a scuola e nella vita.